Il parroco del mio paesello mi ha chiesto di progettare un logo per il Gruppo Adolescenti.
Il brief del Don è stato: “Vorrei una croce, semplice e stilizzata, moderna. Da affiancare al nome Gli amici di Dio”.
Per la creazione del simbolo sono quindi partito con la ricerca e l'analisi del simbolo più classici della cristianità: la croce.
Quando si parla di croce a tutti vengono in mente le raffigurazioni di Gesù ferito e insanguinato o già morto. Io mi sono lasciato ispirare da una croce di cui magari non tutti conoscono l’esistenza: la croce del Cristo risorto.
La più grande differenza tra le due risiede nella posizione delle braccia: nella seconda le braccia sono aperte verso il cielo!
Questa posizione dà segnale di apertura e di accoglienza, di meraviglia e di esultanza: rappresenta infatti una persona felice che alza le sue braccia al cielo e mostra l’espressione di qualcuno che vede una bellezza sconvolgente.
Questa posizione dà segnale di apertura e di accoglienza, di meraviglia e di esultanza: rappresenta infatti una persona felice che alza le sue braccia al cielo e mostra l’espressione di qualcuno che vede una bellezza sconvolgente.
L'arco descritto dalle braccia è una porzione di circonferenza perfetta, che rappresenta Dio e il mondo, a cui ci possiamo legare per sentirci parte di qualcosa di più grande.
Nel simbolo questi aspetti vengono rappresentati da una parte tramite il nodo, indissolubile, con cui ci teniamo legati stretti alla speranza, dall'altra tramite le diverse lunghezze delle estremità della corda: queste richiamano i nostri difetti, il bene e il male, il nostro dualismo; ma si possono interpretare anche come le nostre gambe, in movimento e in cammino.